Alba Adriatica - Scatta il divieto di balneazione per 2 Km. di spiaggia
L'ordinanza emessa dal sindaco Tonia Piccioni dopo i pessimi risultati delle analisi dell'Arta
ALBA – Operatori turistici nello sconforto più totale e villeggianti inferociti, per l'ennesimo appuntamento con il divieto di bagnarsi in mare. Questa volta però ha un record assoluto, mai registrato prima, con un'estensione di circa 2 Km. di litorale sui 3 disponibili: dalla Bambinopoli comunale, fino alla pineta. Il provvedimento è stato obbligato ed è scattato, ieri, con un'ordinanza firmata dal sindaco Tonia Piccioni che suo malgrado non ha potuto esimersi dall'emettere l'atto che avrà ripercussioni sulla stagione turistica in corso. Purtroppo le analisi delle acque marine albensi effettuate, lunedì scorso, dai tecnici dell'Arta, non hanno lasciato scampo alla località balneare, riscontrando valori di elementi inquinanti ben superiori alla norma, pari a 2500 unità su un limite di 500. Ieri mattina, in spiaggia sono arrivati i vigili urbani con alcuni operai del Comune per apporre una miriade di cartelli con scritto: divieto temporaneo di balneazione, suscitando le prime aspre reazioni dei bagnanti che hanno letto il contenuto dell'ordinanza. Infatti, non sono mancate vivaci discussioni al punto informazioni turistiche, con i turisti preoccupati che chiedevano spiegazioni. Il sindaco di Alba non ne può più di questi episodi che devastano la cittadina balneare, ormai, da diversi anni. "Adesso basta. -ha commentato Piccioni- Chiedo un'indagine per sapere cos'è accaduto e chi ha causato questo danno enorme alla nostra cittadina, visto che fino al 3 luglio scorso, con le analisi, tutto andava bene. Ci devono dire se il depuratore funziona o no. E ora di farla finita -ribadisce il primo cittadino- con questa situazione ambientale che sta distruggendo l'immagine e l'economia locale ma anche della regione Abruzzo". Il fatto ancor più grave, inoltre, è che questa vicenda si verifica nel pieno della stagione estiva e che certamente produrrà effetti negativi sulle prenotazioni prossime, per non parlare delle disdette. Le principali associazioni degli albergatori e dei balneatori, sono in forte allarme, con riunioni a raffica.