L'ennesimo caso mediatico legato al presunto inquinamento del mare suscita amare riflessioni
ALBA – Un misto tra rabbia e depressione avvolge l'intera categoria degli operatori turistici albensi, in seguito al singolo caso della bambina ricoverata
d'urgenza all'ospedale di Ancona, dopo aver fatto il bagno nelle acque marine albensi. Adesso, all'ingresso degli stabilimenti marini e nell'ufficio turistico della Bambinopoli comunale, sono affissi in grande evidenza i risultati dell'Arta che stabiliscono il buono stato di salute delle acque marine e fluviali, con la presenza di escheria coli pari 64 sui 500 stabiliti come limite. In altri punti, inoltre, tale valore è stato inferiore. "Lunedì prossimo -annuncia- il presidente degli operatori balneari albensi (Oba),
Massimo Zarroli- verranno effettuati altri prelievi, sia da parte dell'Arta che da parte di una ditta specializzata in materia, incaricata dalla nostra associazione e da quelle degli albergatori albensi, con spese a nostro carico". Vista la situazione che ha riproposto un ben noto problema ambientale che continua a mettere in cattiva luce il litorale albense, la nuova amministrazione comunale, guidata, dal sindaco
Tonia Piccioni, ha fatto capire che, d'ora in avanti, ci saranno meno contributi per gli spettacoli e più soldi da spendere per il trattamento del torrente Vibrata e la cura ambientale del territorio.