E' quello raccontato dal giovane Jonathan Di Mattia che proprio un mese fa ha perso la fidanzata
Sant'Omero - Una lettera che racconta una triste storia dei nostri tempi, con al centro il caso di una giovane donna del luogo, deceduta appena un mese fa, a causa di una malattia incurabile. E' quella inviata da
Jonathan Di Mattia che, questa volta, al contrario di altre, descrive una vicenda di buona sanità, con parole di grande riconoscimento per l'operato dei sanitari dell'ospedale "Val Vibrata", di S. Omero. "A settembre 2012 -scrive Di Mattia- quasi per caso, abbiamo scoperto che Giovanna, la mia fidanzata di 33 anni, aveva un tumore in fase terminale. Da quel momento è iniziato il nostro percorso nell'ospedale di Sant'Omero, che si è articolato tra il reparto della Chirurgia, e nel day-hospital oncologico". Di Mattia non riesce a trattenere il desiderio di voler apprezzare il lavoro svolto dall'equipe medici ed infermieri che hanno avuto in cura la fidanzata. "A nome mio -continua- e di tutti i nostri cari ma, soprattutto, a nome di Giovanna, voglio dire grazie a tutti voi che chiamate i degenti con il loro nome, che vi prendete cura delle persone malate come se fossero vostri familiari. A voi che la notte della vigilia di Natale siete venuti nella nostra stanza a farci gli auguri, a voi che avete avuto ogni giorno una parola di conforto per Giovanna, ed anche per noi". L'esito fatale della malattia, con tutto il suo calvario, a distanza di un mese esatto dalla scomparsa di Giovanna, ha prodotto in Jonathan Di Mattia la ferma convinzione che "un sorriso, spesso produce molti più benefici di un qualsiasi farmaco". "In questi giorni -annuncia- ci stiamo adoperando per realizzare un'associazione in memoria di Giovanna, con l'intento di raccogliere fondi da destinare all'acquisto di attrezzature per l’ospedale di Sant'Omero, ma, soprattuto, -conclude- con la voglia di restituire parte dell'amore ricevuto durante il nostro cammino in questo ospedale".