Il gruppo politico Passione per Alba in una nota parla di "terrorismo impositivo ad Alba"
ALBA - Ieri mattina, in piazza IV Novembre, è scoppiata l'ira dei cittadini per gli avvisi di pagamento della Tia, a partire dall'anno 2006. L'aspetto ha subito scatenato reazioni politiche ed il primo gruppo a prendere una dura posizione è stato quello di
Passione per Alba, che in una nota parla di "terrorismo impositivo ad Alba." "In questi giorni -prosegue il comunicato- con una tempistica mirata agli utili di fine anno delle famiglie, stanno arrivando delle vere mazzate fiscali. Il gioco è stato reso possibile dalla penetrazione dell'
Andreani Tributi sulle banche dati del catasto, identificate senza una corrispettiva verifica dell'utilizzo delle superfici, con quanto dichiarato dai proprietari nel contratto con la Poliservice. In questo modo -si rimarca- si sono generate cartelle pazze con oneri impropri e multe con una maggiorazione del 50% del dovuto, costituendo una vera e propria rapina, tenuto conto che l'appalto Andreani è a percentuale di recupero economico prodotto". Si chiedono controlli di congruità del pregresso, dei dati catastali e delle reali destinazioni d'uso delle superfici che, ad esempio, risultano all'ufficio turistico, nonché all'ufficio urbanistico e commercio del Comune. "
Sindaco e
assessore competente - si conclude- devono urgentemente verificare gli atti di recupero Tia, dal 2006, dell'Andreani Tributi".