Alba - A distanza di 10 giorni dalla sparatoria gli albanesi sono spariti
Il clima in viale Della Vittoria resta ancora pesante, specie tra i commercianti
ALBA - A distanza di 10 giorni dalla sparatoria in pieno giorno, con un cadavere sul marciapiede e tracce di sangue sparse ovunque, stile "pulp fiction", in viale Della Vittoria persiste un'atmosfera di afflizione e rassegnazione. "Non bastava la crisi -sbotta la titolare di una boutique che opera vicino al luogo del delitto- e ci mancava solo questo triste episodio che ha reso ancor più grigia la situazione". Si raccontano frangenti precedenti, quando fin dall'inizio dell'estate la zona è diventata luogo di incontri tra giovani albanesi. "Provocavano -continua l'esercente- spesso fastidio, con arcaici fischi rivolti alle donne che entravano o uscivano dal negozio". Tutti, comunque, hanno evidenziato che dal tragico sabato nero, in cui molte attività commerciali non hanno neanche riaperto le vetrine nel pomeriggio, qualcosa è cambiato. "Ci siamo accorti -aggiunge una negoziante di dischi e prodotti web- che dal quel brutto giorno gli albanesi non sono stati più visti davanti al bar, come nei mesi passati. Abbiamo chiesto una maggior frequenza dei passaggi in viale Della Vittoria di una pattuglia dei carabinieri anche se sappiamo che sarà difficile, a causa della carenza dell'organico". In buona sostanza, residenti e commercianti desiderano dimenticare al più presto la cruenta vicenda che ha contribuito anche ad aggravare il settore degli incassi e degli affitti dei locali commerciali, sempre più vuoti. L'episodio, invece, non verrà certo messo da parte dall'agone politico albense, già in campo per le elezioni comunali, del prossimo 7 e 8 aprile. Infatti, in questi giorni non sono mancate dure prese di posizione contro l'immobile esecutivo comunale ed i vigili urbani che sul territorio albense sembrano non esserci.