Alba - Reazioni politiche al tragico episodio della sparatoria in centro
Il sindaco convoca un consiglio comunale straordiario ma l'opposizione lo attacca in modo aspro
ALBA - La sparatoria, dello scorso fine settimana, ha scosso anche l'ambiente politico della cittadina rivierasca che tra pochi mesi tornerà al voto amministrativo. La maggioranza del sindaco
Franchino Giovannelli, ieri, si è riunita a Palazzo di città
(nella foto), decidendo di indire un consiglio comunale straordinario, domani o giovedì. Inoltre, chiederà al prefetto
Crudo, di tenere ad Alba la prevista seduta del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, stabilita per giovedì prossimo, a Pineto. Nel frattempo però i partiti di opposizione intervengono in maniera molto aspra, attaccando proprio l'esecutivo comunale. Per il gruppo Sinistra per Alba-Sel, coordinato da
Raffaele Di Biagio: "l'indolenza di questa amministrazione crea paura. La città -continua la nota- è sotto shock di fronte a tanta brutalità ed alla sicurezza degli esecutori, in una zona centrale. Il gruppo di minoranza si scaglia contro la Giunta. "Al di là -si prosegue- di sporadici spot, gli amministratori si sono divertiti alle spalle della popolazione, annunciando per quasi 5 anni l'istallazione di telecamere, ma nessuna telecamera è stata istallata". Sinistra per Alba poi ricorda le denunce pubbliche fatte, per la presenza di gang malavitose. "Il sindaco -si incalza- ci ha risposto che volevamo offuscare l'immagine della città ma in questi anni ha è stato lui a distruggere l'immagine di Alba, subendo vicende come il delitto
Fadani, il caso delle residenze facili, la condanna in primo grado dell'ex assessore
Di Felice, l'inquinamento del Vibrata e, per ultimo, il rinvio a giudizio dell'assessore
Marziale". Anche il Pdl, con il vice presidente della Provincia,
Rasicci, ha avuto parole durissime sull'operato della Giunta comunale e dei vigili urbani.