I Verdi attaccano l'amministrazione comunale anche sulla nascente condotta in via Vittorio Veneto
ALBA – L'alluvione, del 7 ottobre 2007, torna a suscitare aspre polemiche. A riaccenderle sono i Verdi teramani, coordinati da
Giuliano Marsili (nella foto). "A 5
anni dall'alluvione -si attacca nella nota- nessun intervento risolutivo è stato messo in atto, per la protezione dei cittadini. Nella notte tra il 6 e 7 ottobre 2007 una massa d'acqua si è abbattuta dalle colline su via Trieste, via Trento, via Olimpica, via Firenze, via dei Ludi e via Mazzini. In questi 5 anni -si prosegue- non è stato fatto nulla ed Alba continua ad allagarsi alla minima pioggia". L'esponente ecologista punta l'indice sui canali delle acque bianche: "inadeguati o addirittura chiusi, per dare spazio alle palazzine". "Nessun intervento -stiletta Marsili- è stato compiuto da un'amministrazione comunale che dorme da più di 4 anni e si occupa quasi interamente di concedere licenze per la costruzione di altri palazzi, senza una politica di miglioramento del dissesto idrogeologico". Si contesta anche l'opera della nuova condotta di acque bianche, iniziata da pochi giorni. "La grande cavata di via Vittorio Veneto -si evidenzia nella nota- che porterà le acque meteoriche da Colle Bianco e dal quartiere Basciani al torrente Vibrata, andrà ad aggravare la già critica situazione del fiume che rischierà così di esondare". La nascente condotta, per gli ambientalisti, nasconderebbe un'altra verità. "Il canale -conclude Marsili- è stato realizzato per salvare le lottizzazioni della zona Ovest, in particolare quelle promesse nel quartiere Basciani".