Alba Adriatica - Protesta per le ingiunzioni a pagare il canone Rai
Il problema è che Benito Capacchietti, 77 anni, non ha più il televisore dal 2005
ALBA – Ennesima storia di disguidi burocratici e di oppressione fiscale ai danni di una persona anziana, con inattese gabelle, lettere raccomandate senza esito e continue ingiunzioni di pagamento, da parte dell'agenzia Equitalia Pragma. E' questa la vicenda che ango
scia
Benito Capacchietti, un vedovo di 77 anni, residente ad Alba Adriatica, in via Vicenza, che ha voluto rendere pubblico il suo caso. L'anziano signore ha lavorato in Romania, dal 1999 fino al 2008, ma nel 2005 ha tolto il televisore dal suo appartamento albense, visto il decesso della moglie e la prolungata assenza per impegni professionali. "A distanza di molti anni -protesta Capacchietti- e nonostante ben tre raccomandate con ricevuta di ritorno, inviate alla competente sede Rai, in cui ho comunicato di non essere più in possesso del televisore, continuo a ricevere ingiunzioni di pagamento del canone". L'ultimo avviso, nel quale si chiede l'immediato versamento della tariffa per il saldo di alcuni anni precedenti risale a pochi giorni fa ed ammonta ad oltre 400 euro. "Nonostante -prosegue Capacchietti- le mie ripetute comunicazioni, non è mai venuto nessuno a controllare quanto da me asserito, mentre non dimenticano di mandare bollettini di pagamento. Io -ribadisce l'uomo, alquanto risentito e depresso per tale situazione- non ho più il televisore in casa dal giugno 2005 (anno pagato ndr) e, quindi, non ho alcuna intenzione di accettare l'indebita e vessatoria richiesta, per gli anni trascorsi, vissuti senza Tv. Mi rivolgerò -conclude- anche a Striscia la notizia". Benito Capacchietti ha avuto la televisione in casa dal 1964 al 2005, pagando sempre regolarmente il canone, per oltre 40 anni.