Alba adriatica - Class action in vista per i soldi dell'Iva sulla Tia
A proporla č l'agguerrito gruppo politico di opposizione Sinistra per Alba
ALBA - Una "class action" per far rimborsare i cittadini albensi dei soldi pagati per l'Iva sulla Tia. E' quanto si propone il gruppo politico di opposizione Sinistra per Alba (aderente a Sel Val Vibrata e coordinato da
Raffaele Di Biagio -nella foto-), nel caso in cui il denaro versato non dovesse essere restituito ai contribuenti. "E' un fatto -recita la nota di Sinistra per Alba- che le commissioni tributarie di Teramo e l'Aquila, a seguito di ricorsi, hanno stabilito che il Comune di Alba Adriatica e la Poliservice, non possono pretendere il pagamento dell'Iva sulla Tia 1. Aspettiamo ancora, poi avvieremo una class action". Inoltre, non cessa la forte polemica con l'assessore alle Finanze,
Gianfranco Marconi che, alcuni giorni fa, ha rigettato le critiche di aver aumentato le varie tasse comunali, accusando il gruppo di minoranza di fare disinformazione. "Noi, invece, -insiste Sinistra per Alba- sosteniamo che prima degli aumenti bisognava procedere ad una revisione del bilancio, eliminando le spese superflue e diminuendo alcuni capitoli di spesa, ad iniziare dalle indennità degli amministratori: 140 mila euro l'anno, dal costo dei cellulari assegnati, per 6.153 euro annue più Iva e dal costo dei dirigenti comunali che per le indennità extra ricevono compensi che vanno dagli 11 ai 13mila euro l'anno".