Alba Adriatica - Raccolte 120 firme contro l'inquinamento del Vibrata e del mare
Tra pochi giorni saranno raccolti anchi i soldi per adire le vie legali, con una class-action
ALBA - Il comitato di turisti ed operatori del settore (compresi i costruttori di appartamenti per vacanze), dopo la rovente riunione di alcuni giorni fa, indetta per protestare contro il triste appuntamento con l'inquinamento estivo del fiume Vibrata che poi fa scattare il divieto di balneazione, ha raccolto 120 firme a sostegno dell'esposto da inviare alla Procura. L'intento dei villeggianti che hanno acquistato una casa ad
Alba, specie nella zona Nord, di albergatori, balneatori, commercianti e agenzie immobiliari, è quello di adire le vie legali, per cercare di ottenere un risarcimento economico, per i danni registrati nei giorni del divieto. Infatti, non sono stati pochi i vacanzieri che non volevano pagare il conto in hotel o per aver preso l'ombrellone in spiaggia, abbandonando il centro rivierasco e addossando la colpa agli stessi ed incolpevoli operatori. Tutto ciò ha fatto esplodere la rabbia di chi vive di turismo che non ha lesinato feroci critiche ai rappresentanti politici di ogni colore, da quelli regionali e provinciali, fino a quelli comunali dediti a feste e sagre, mentre intorno regna il degrado ambientale ed urbano. Il folto gruppo di imprenditori, tra qualche giorno, si incontrerà ancora. Il fine, adesso, è quello di raccogliere alcune migliaia di euro, necessarie per affidare il caso di una class-action, ad un esperto avvocato di Pescara. Gli operatori turistici, che si appoggiano all'associazione Rotonda Nilo, con la partecipazione alle spese legali, ora dovranno dimostrare compattezza, per avere credibilità e per non disperdere quanto fatto finora.