I vigili urbani chiamano il custode per far riaprire il cancello d'ingresso
ALBA - Il caso di restare chiusi in un cimitero non è frequente e, soltanto a pensarlo, evoca un forte disagio e senso di paura, suscitando un estremo desiderio di fuggire in tutta fretta, magari, scavalcando anche le mura di cinta. E' quanto potrebbe essere passato nella testa dei componenti di un gruppetto di persone che dopo aver fatto visita alle tombe dei propri cari defunti, si è trovato chiuso a chiave all'interno del cimitero di Alba, situato in via Certosa, nella parte Ovest della cittadina balneare. Con molta probabilità, si è verificato un momento di disattenzione, sia da parte dei visitatori che si sono attardati, che da parte del custode del luogo che, tra l'altro, si occupa anche di aprire e chiudere i cancelli d'ingresso alla struttura cimiteriale. Quest'ultimo, arrivato l'orario di chiusura, non si è accorto che nei piani superiori e nelle zone retrostanti l'ingresso principale c'era ancora gente, serrando le uscite del cimitero. In un primo momento tra gli involontari "prigionieri" si è creato una situazione goliardica, con battute di spirito sull'insolita dimensione ma che, comunque nascondevano una certo nervosismo. Infatti, passati alcuni minuti e considerato che nessuno riusciva ad udire i richiami di aiuto, si è fatta strada l'ansia ed il timore di passare l'intera notte nel cimitero. A quel punto non c'è stato altro da fare che richiedere, con il cellulare, l'intervento delle Forze dell'ordine. Sul luogo sono arrivati i vigili urbani albensi, messi in azione dai carabinieri di Alba che avevano ricevuto la prima telefonata di soccorso. I vigili in seguito hanno contattato il custode del camposanto che, incredulo, è tornato ad aprire il cancello.