(18 Giugno 2012)
Alba Adriatica - Marziale: "totale estraneitą ai fatti contestati"
L'assessore, rinviato a giudizio nell'inchiesta Alba orientale, spiega la sua posizione
ALBA - L'assessore al Turismo, Pierluigi Marziale, chiarisce alcuni aspetti legati alla vicenda giudiziaria dei cosiddetti "permessi facili" a cittadini cinesi che lo vede coinvolto con il rinvio a giudizio nel processo fissato per il 3 maggio 2013. "E' d'uopo -scrive in una nota Marziale- rilevare come  gli articoli pubblicati non facciano alcun riferimento al fatto che non vi sia stata partecipazione all'attività direttamente qualificabile come favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed in assenza di qualsivoglia elemento probatorio, dimostrativo della sua responsabilità. Come immancabilmente -evidenzia l'esponente dell'Udc albense- verrà riconosciuto all'esito del futuro giudizio". Marziale, "a tutela del proprio buon nome, intende ribadire la propria totale estraneità ai fatti contestati". L'assessore, inoltre, elenca anche gli atti esistenti e riguardanti l'affitto del piccolo bilocale: "idoneità alloggiativa rilasciata dall'Ente comunale, l'appartamento ha tutti i requisiti richiesti e la planimetria prodotta è perfettamente conforme alla normativa di legge ed allo stato di fatto, contratto di affitto stipulato con un cittadino straniero munito di regolare permesso di soggiorno, contratto di locazione registrato presso l'Agenzia delle Entrate di Giulianova, comunicazione di cessione fabbricato alla Questura di Teramo ed al Comune di Alba Adriatica, canoni di locazione regolarmente fatturati". "Peraltro -conclude Marziale- nessun obbligo sussisteva in capo allo scrivente, in qualità di locatore, di verificare se il conduttore abitasse o soggiornasse continuativamente o saltuariamente nell'immobile".
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