Inquietante scritta. "Servi delle banche", all'ingresso della sezione in via Firenze
ALBA - Scritte insultanti se non minacciose, sulle mura esterne che ospitano le sezioni del Pd, della costa vibratiana. Dopo il "raid" imbrattante a Martinsicuro, ecco un altro episodio simile, ad Alba, nel circolo dei democratici, in via Firenze. Una grande scritta: "Servi delle banche", è stat
a l'amara sorpresa che, la scorsa sera, hanno trovato gli iscritti al partito di Bersani, prima di una riunione, all'ingresso della sede politica. Inoltre, la porta d'accesso al locale era stata anche riempita di materiale sigillante, per cui è stato necessario forzarla, per poterla riaprire. Un atto di vandalismo che trova il commento del locale coordinatore albense. "Non sporgeremo -osserva il segretario del Pd,
Tiziano Cimini -denuncia, in quanto la stupidità del gesto non merita neanche un'indagine da parte delle forze dell'ordine. Sabotare -insiste Cimini- la porta di una sede di partito significa, di fatto, voler impedire la libera partecipazione dei cittadini alla vita politica". In tali e poco edificanti espressioni di dissenso, si tenta di divulgare tesi e battaglie di un presunto e misterioso movimento no Tav, dell'Adriatico. "Il Pd di Alba -riprende Cimini- invita gli autori del gesto, se veramente credono nelle proprie azioni, ad autodenunciarsi per poter spiegare, se esiste, il motivo e la finalità dell'atto vandalico. Le porte della nostra sede -conclude il segretario del Pd- sono e saranno sempre aperte a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi in un dibattito politico serio e costruttivo".