Marciapiede sul lungomare che suscita proteste e casello della A 14 in condizioni pessime
ALBA - Vacanze pasquali non prive di lamentele e di croniche situazioni che non favoriscono certo una bella immagine turistica della costa vibratiana. Sul lungomare
albense arrivano i rimbrotti dei commercianti che operano nel tratto Sud della riviera, a causa del completamento a macchia del pavé sul nuovo marciapiede, lato Ovest. "In questa zona -è stato il critico commento di gestori di pub, bar e gelaterie- ci hanno considerato cittadini di serie B". Si evidenzia una presunta disparità di trattamento, in quanto in altri punti del lungomare, le mattonelle sono state posizionate prima della Pasqua, mentre nella zona Sud, ancora si attende. Altre aspre osservazioni giungono poi dagli operatori turistici che hanno riaperto i battenti dei loro alberghi. All'indice il permanente stato di abbandono della rotatoria stradale antistante il casello della A 14, tra le più brutte d'Italia. Il luogo, di notte, è avvolto nella semioscurità, mentre l'aiuola centrale versa sempre nella più totale incuria. Al negativo aspetto che si protrae da molti anni, si somma il nome stesso del casello autostradale: "Val Vibrata", che ancora suscita smarrimento e molte perplessità in fatto di immediata individuazione e ricordo. Infatti, l'assurdo emerge nelle lunghe telefonate con i clienti per maggiori precisazioni geografiche, nonché il ridicolo sulle stesse stampe dei depliant alberghieri. Dopo aver indicato uscita "Val Vibrata", si apre la parentesi, scrivendo: per chi proviene da Nord, prima uscita dopo S. Benedetto del Tronto e per chi proviene da Sud, prima uscita dopo Giulianova-Teramo. Più chiari di così. Forse, "Val Vibrata" non serviva.