In una nota si rimarca l'inopportunitą politica della vicenda, in attesa delle risposte chieste
ALBA - La polemica vicenda del presunto conflitto d'interessi che coinvolgerebbe l'assessore esterno al turismo, Pierluigi Marziale (Udc -
nella foto), per essere nel contempo anche firmatario di un progetto di riqualificazione edilizia (previsto dalle norme del Piano alberghi), si è trasfor
mata in un rebus politico ed amministrativo e, comunque, non cessa di infiammare l'agone politico albense. Infatti, la gran parte degli esponenti delle minoranze consiliari: Remo Saccomandi, Riccardo Iacono, Gabriele Corradetti, Francesco D'Ambrosio, Marco Pilò e Daniele Caponi, torna sull'argomento per meglio definire il senso ed il contenuto delle interrogazioni fatte in consiglio comunale, nonché delle iniziative suscitate dall'ingarbugliato caso, sollevato proprio dalle opposizioni. "L'attività di informazione e sensibilizzazione -si sostiene in una nota- è finalizzata principalmente ad evidenziare l'inopportunità con la quale la maggioranza ha votato prima una variante urbanistica delle norme tecniche di attuazione del Prg e successivamente il relativo progetto unitario per la realizzazione di una struttura turistico-ricettiva e residenziale, per il quale il tecnico progettista e proponente fa parte anche dell'esecutivo comunale". In sostanza, dopo aver chiesto lumi al Prefetto ed al segretario generale dell'ente, ora i rappresentanti dell'opposizione rimarcano l'inadeguatezza politica della circostanza, in attesa di sapere il responso che la stessa maggioranza ha chiesto anche al competente Ministero. Se si rilevasse un conflitto d'interessi, come già annunciato in consiglio comunale, Marziale si dimetterà dall'incarico di assessore.