(29 Gennaio 2012)
Alba Adriatica - Cesare Di Felice si dimette da assessore
Riconsegnate le deleghe al sindaco Giovannelli. Il Pd lacerato dalla vicenda
ALBA - La vicenda dell'assessore alla polizia municipale, Cesare Di Felice, condannato ad un anno (pena sospesa), per falso in atto pubblico e contraffazione di protocollo informatico, si è conclusa con le sue dimissioni, pur restando nella coalizione di maggioranza in veste di semplice consigliere comunale. Si chiude, al momento, la rovente questione che ha messo in subbuglio l'ambiente politico cittadino, con le opposizioni di sinistra e di centrodestra scatenate contro l'amministrazione comunale, composta da Pd e Udc. Ad uscirne con le ossa rotte, specie a livello di immagine, è proprio il partito del sindaco Giovannelli (Pd). Infatti, il caso e, soprattuto, la sua pessima gestione (la notizia della condanna è stata occultata per mesi), ha lacerato i democrat di Alba. La decisione dell'ex assessore è stata motivata con una lunga lettera, nella quale si ripercorre i principali avvenimenti. "In primo luogo -scrive Di Felice- voglio smentire ciò che è stato detto al riguardo del mio silenzio in merito alla sentenza, affermando che subito dopo aver appreso la notizia, mi recai dal sindaco per rimettere il mandato. Credo di essere l'unico politico italiano ad essere stato giudicato, e condannato, con l'accusa di aver cercato di aiutare una famiglia bisognosa, senza nulla pretendere". Di Felice, inoltre, si dice "indignato e perplesso", perché l'accusa aveva chiesto un mese di condanna. "Personalmente -svela- insieme ai miei avvocati eravamo quasi certi di un'assoluzione. Ne è scaturita, invece, da parte del giudice, una condanna ad un anno. Rispetto -conclude Di Felice- il lavoro della magistratura però credo che ci siano tutti i presupposti in mia difesa, tanto da procedere in appello e annullare la sentenza di primo grado".
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