Duro documento politico contro l'amministrazione comunale albense di centrosinistra
ALBA - La Federazione dei Verdi di Alba e della provincia di Teramo, esprime una dura posizione politica sul recente caso che ha visto coinvolta l'amministrazione comunale albense (Pd e Udc), con l'assessore alla polizia municipale, Cesare Di Felice, condannato ad un anno (pena sospesa), per falso ideologico in atto pubblico e contraffazione del protocollo informatico. "Siamo - si attacca nel docum
ento a firma dei Verdi teramani- all'ennesima pagliacciata politica. Il Partito Democratico di Alba prende le distanze dal sindaco Franchino Giovannelli (Pd) sulla questione di mantenere in servizio l'assessore Cesare Di Felice, condannato ad un anno di reclusione". Per Giuliano Marsili, rappresentante provinciale dei Verdi "si tratta di una farsa politica e che il Pd albense stia barando, sta nel solito sistema del temporeggiare". Stando ai Verdi, i Democratici avrebbero chiesto di ritirare la delega anche all'assessore esterno Pierluigi Marziale (Udc). "C'è da chiedersi -si osserva nella nota- se Giovannelli faccia parte ancora del Pd o sia passato all'Udc, come altri esponenti della Provincia. Da parte dei Verdi -si conclude nel comunicato stampa- il sentimento più diffuso non è la meraviglia per questi fatti ma la delusione". In buona sostanza, a circa un anno dal voto comunale, la vicenda Di Felice sta spaccando il classico schieramento di centrosinistra, con il confuso Pd da una parte e IdV, Verdi, socialisti, Sel Val Vibrata e Sinistra per Alba, dall'altra. La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva, per sapere se la delega verrà riconsegnata al sindaco o se l'assetto dell'esecutivo resterà immutato. Infine, a Palazzo di città tutto procede come al solito, con riunioni di Giunta alla presenza dell'intera squadra di assessori, Di Felice compreso.