(5 Ottobre 2011)
Alba - Protesta per il taglio dell'esenzione ai buoni pasto
Famiglie in difficoltà economica devono riprendere i propri figli all'ora di pranzo
ALBA - Torna la protesta delle famiglie meno abbienti che non possono sostenere la spesa per l'acquisto dei buoni pasto ai loro bambini che frequentano la scuola materna. Lunedì scorso, è stata riaperta la mensa scolastica ma al momento del pranzo molti tavoli erano vuoti. Sì, perché diverse mamme hanno dovuto riprendere i propri figli, in quanto prive del blocchetto dei buoni pasto. Il negativo aspetto, era già emerso lo scorso inizio anno, con la motivazione legata ai tagli imposti dal Patto di stabilità. Dopo le rimostranze però il Comune aveva fatto marcia indietro, concedendo la proroga dell'esenzione, fino allo scorso giugno. "E' ingiusto -contestano i genitori- che si tolga l'esenzione a chi non riesce ad arrivare a fine mese, mentre si fanno feste e spettacoli, a raffica". A determinare tale stato di disagio sono le forti difficoltà economiche che attanagliano numerose famiglie, con magri bilanci, lontane dal potersi permettere di spendere la gabella di 60 euro, al mese, per 20 pasti, specie in presenza di due o tre pargoli. Il malumore tra queste famiglie impera, in quanto alla frustrazione di non poter pagare il vitto ai figli, si è aggiunto il problema, in particolare per chi non ha familiari disponibili ad occuparsi del bimbo, di dove tenerlo nelle ore pomeridiane, con l'esigenza di tornare al lavoro.
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