ALBA - Pescatori di frodo in azione lungo il torrente Vibrata. E', questa, la negativa novità emersa durante un controllo mattutino effettuato dai volontari addetti al controllo dell'oasi faunistica, recentemente istituita dalla Provincia di Teramo. La verifica ha portato alla scoperta di due nasse, una delle quali stipata di pesci. Le due gabbie sono state trovate a circa un centinaio di metri prima della foce, poste
a poca distanza del ponte in legno. I pescatori di frodo agiscono nel cuore della notte, per poi tornare a prendere il pescato, poco prima dell'alba. Ieri però il controllo ha fatto saltare i loro piani, con i due attrezzi rimossi ed i pesci in trappola, liberi. Il percorso ciclabile e pedonale che costeggia il torrente, è costellato di tabelle che indicano il divieto di caccia ma non di pesca, anche se tali metodi di cattura, in questo caso con le nasse, sono, comunque, vietati. Inoltre, in questi ultimi mesi, il corso fluviale, è stato oggetto di un intenso intervento di risanamento, con l'immissione di una miscela di bioattivatori che ha evitato di rendere putride e maleodoranti le acque. "Il recupero delle nasse -ha osservato il vice presidente della Provincia, Renato Rsicci- è già stato segnalato alla polizia provinciale che controlla la zona in maniera costante". L'intento è quello di eliminare tutti i sistemi illegali di pesca nel torrente. Resta, tuttavia, incomprensibile il desiderio di mangiare pesci che vivono in acque poco limpide e trattate. Intanto, Rasicci ringrazia il Comune albense per aver tolto i rifiuti giacenti sulla sua sponda, mentre rileva che identico intervento non è stato ancora attuato sul lato di Martinsicuro.